Introduzione
Atleti e amanti dello sport sono sempre alla ricerca di metodi migliori per preparare il corpo alle prestazioni e accelerare i tempi di recupero, ottenendo così benefici in termini di performance e competitività.
A soli due anni dalla sua nascita, Keope è oggi abitualmente utilizzata da atleti di svariate discipline sportive, tra cui numerosi personaggi di successo, come il pilota di Moto GP Andrea Dovizioso, i piloti e il team Rossocorsa Ferrari Challenge, l’ex alpinista austriaco Kurt Diemberger o il campione nazionale di golf Costantino Rocca.
Tra le ricerche di Francesco Coscia in ambito sportivo citiamo:
- la ricerca sul recupero della fatica, i cui risultati evidenziano una riduzione del 84,9% del lattato post esercizio massimale, dopo un trattamento di Keope della durata di 15 minuti;
- gli studi sulle modifiche dell’attività fisiologica durante e dopo la terapia con Keope, i cui risultati sono stati presentati al Congresso Europeo di Medicina dello Sport (Strasburgo, 2013).
Ricerca che attestata l’efficacia di Keope sul recupero della prestazione fisica dopo esercizio affaticante.
Correggere la Postura
Programma consigliato 1
Una corretta postura è indispensabile per lo sportivo, sia per realizzare un gesto atletico ottimale, sia per prevenire gli infortuni. In caso di squilibri posturali si incorre infatti più facilmente in traumi e distorsioni.
La posizione su Keope genera una decontrazione delle masse muscolari con minor impegno di tendini e legamenti. Tale condizione assicura il riassetto dell’apparato muscolo-scheletrico e di conseguenza migliora l’equilibrio riportando il baricentro nella sua ottimale posizione (Farronato, 2015). Attraverso la modulazione meccanica vengono inoltre resettate le memorie delle posture scorrette.
Anche l’occlusione dentale, infine, ha un ruolo importante sulla postura del corpo: una malocclusione può creare uno stato di tensioni muscolari che si ripercuotono negativamente sull’intero corpo, diminuendone le potenzialità atletiche. Studi clinici dimostrano che Keope rilassa i muscoli della masticazione e consente un riequilibrio neuromuscolare (Dental Tribune, giugno 2013).
Postura:
è la posizione delle varie parti del corpo le une rispetto alle altre e rispetto all’ambiente circostante.
È la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni anti-gravitarie con il minor dispendio energetico. In questo processo concorrono vari fattori: neurofisiologici, meccanici, emotivi e psicologici.
Migliora la Flessibilità
Programma consigliato 1
Per ogni atleta è fondamentale avere un corpo elastico e flessibile che possa permettergli di eseguire qualunque esercizio, senza rischiare problemi articolari e infortuni.
La stimolazione di Keope agisce sull’elasticità dei muscoli e dei tendini, migliora la capacità di movimento, aiuta a prevenire contratture muscolari e traumi articolari. E prepara muscoli e legamenti allo sforzo.
Al termine del work-out Keope migliora il tono dei muscoli, li mantiene freschi consentendo il protrarsi dell’attività per un periodo maggiore e con un’intensità più elevata.
Migliora la sensibilità propriocettiva
Programma consigliato 1
Le tecniche di propriocezione sono oggi ampiamente inserite nei programmi di allenamento in svariate discipline sportive. Sviluppare la propriocezione permette all’atleta di apprendere e affinare le sue capacità di autopercezione e di «ascolto» del proprio corpo. Attraverso i meccanorecettori la stimolazione di Keope invia messaggi bioelettrici (afferenze) al sistema nervoso centrale il quale, attraverso meccanismi riflessi, modifica i sistemi neuro-fisiologici. Lo spostamento corporeo durante i movimenti fisiologici viene percepito proprio dai meccanorecettori ed istante dopo istante, tutto ciò che succede tra i piedi ed il terreno, tra articolazioni, muscoli e legamenti, viene segnalato al SNC che predispone le contrazioni e decontrazioni muscolari convenienti per compiere il movimento prefisso e mantenere il corpo in equilibrio.
PROPRIOCEZIONE:
è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista.
È il frutto della intercorrelazione tra gli stimoli recettoriali della postura e le strutture del sistema nervoso centrale.
MECCANORECETTORI:
sono piccoli corpuscoli distribuiti nel corpo a livello cutaneo, nelle articolazioni, nei legamenti, nei tendini e nei muscoli e segnalano al SNC, tramite segnali bio-elettro-chimici, pressioni, stimolazioni, torsioni, frizioni e la relativa posizione di una parte del corpo rispetto ad un’altra.
Migliora l’equilibrio e la mira
Programma consigliato 2
In tutte le discipline sportive il senso dell’equilibrio è fondamentale. Si pensi al pugilato dove se non si ha una buona stabilità e un equilibrio statico-dinamico efficace, il gesto motorio risulta inadeguato (perdita di equilibrio, lentezza del colpo e del rientro, poca resistenza etc.). Come nel rugby dove l’equilibrio è messo continuamente a dura prova da violenti scontri e “placcaggi” con gli avversari e il tennis dove l’equilibrio è più complicato per il continuo mantenimento di un attrezzo esterno: la racchetta. Al processo di equilibrio collaborano diversi apparati: da quello muscolo-scheletrico a quello nervoso e sensoriale.
I nostri muscoli antigravitari, ovvero i muscoli responsabili dell’equilibrio e della mira, sono sottoposti a una contrazione continua e prolungata per mantenere la postura, regolare gli spostamenti delle masse corporee e garantire l’equilibrio durante i movimenti. Intervenendo sui muscoli gravitari la stimolazione di Keope è in grado di riportare il tono dei muscoli gravitari nella condizione ideale.
Gli sportivi, ed in particolare i golfisti per i quali la mira e la precisione costituiscono qualità essenziali per la riuscita della performance ottengono ottimi risultati con minor dispendio energetico muscolare.
EQUILIBRIO:
È l’insieme degli aggiustamenti automatici e inconsci che ci permettono, contrastando la forza di gravità, di mantenere una posizione e di non cadere durante l’esecuzione di un gesto complesso.
Previene gli infortuni
Rispetto al resto della popolazione, gli sportivi sono più propensi a sviluppare problematiche a carico di ossa, legamenti e cartilagine, sia in fase di allenamento che di competizione. Tra i traumi più ricorrenti si collocano stiramenti, contusioni, fratture, lesioni e distorsioni che costituiscono per l’atleta una condizione che, seppure temporanea, risulta altamente invalidante.
Il trattamento con Keope, ripetuto regolarmente, secondo protocolli specifici e di volta in volta adeguati ai miglioramenti, diviene uno strumento di intervento strategico, in grado di ridurre i tempi di riabilitazione dell’atleta infortunato, mantenendo le sue capacità di forza, resistenza e flessibilità.
Riduce lo stress, migliora la capacità di attenzione
Programma consigliato 1
Scarsa autostima, ridotta consapevolezza delle proprie emozioni e difficoltà a gestire lo stress sono fattori spesso riscontrabili negli atleti. Tuttavia, così come accade con le competenze fisiche e tecniche, anche le abilità mentali e psicologiche possono essere allenate e migliorate.
Il trattamento di Keope si basa sulla sinergia tra corpo e mente ed è in grado si agire sulla dimensione psicofisica dell’atleta, aiutandolo nella gestione dello stress, dell’ansia agonistica e in condizioni di overtraining, determinando il suo sistema motivazionale e ottimizzando la sua capacità di attenzione (Rizzolatti, 2015) quindi la sua sicurezza nello svolgimento della prestazione. Con Keope inoltre l’atleta ritrova la scioltezza dei movimenti e la giusta concentrazione durante le varie fasi della performance.
Preparazione alla performance: la visualizzazione
Programmi consigliati 2 e 3
Le tecniche di visualizzazione rappresentano una grande opportunità per gli atleti che
vogliono migliorare le loro prestazioni sportive.
La visualizzazione è la rappresentazione immaginativa del programma e delle singole sequenze motorie da eseguire nei diversi momenti della gara.
La visualizzazione parte dal presupposto che la nostra mente non distingue una situazione realmente vissuta da una immaginata. Le immagini create nella nostra mente vengono dunque percepite ed elaborate producendo le stesse reazioni psicofisiche,
In ogni disciplina sportiva l’allenamento alla visualizzazione mentale ha molteplici scopi: controllare le emozioni, ridurre l’ansia, migliorare la concentrazione, correggere il gesto atletico, aumentare la motivazione e la fiducia in sé.
L’esecuzione idealmente perfetta di una performance diventa più semplice e naturale perché la mente e il corpo vengono abituate a produrre tale esecuzione.
Recupera la fatica in tempi brevi
Programmi consigliati 4.6
Il recupero dopo lo sforzo costituisce un fattore chiave per l’atleta nella programmazione del proprio allenamento. Gestire al meglio il recupero e la preparazione a nuove contrazioni rappresenta dunque un momento fondamentale che permette al muscolo di restaurare la sua capacità di generare forza ed eliminare il lattato dai tessuti che lo hanno prodotto oltre ad eludere la possibilità che si verifichino strappi e contratture.
Alcuni test condotti presso il Laboratorio di fisiologia dell’esercizio dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche a dicembre 2014 hanno dimostrato che «la modulazione meccanica di Keope, applicata in una singola seduta dopo uno sforzo ad alta intensità di tipo intermittente (Repeated Sprint Cycle), attenua la percezione di fatica muscolare, rispetto ad un recupero passivo di controllo, e promuove la rimozione dell’acido lattico dal sangue (con soli 13 minuti di Programma 4 di Keope si ottiene un decremento del lattato di -84,89%) (Marzorati, 2014)».
Keope aumenta il trasporto di ossigeno e la capacità contrattile del muscolo cardiaco diminuendo le frequenze cardiache stesse. La stimolazione di Keope a livello della safena favorisce un effetto vasomotorio, agevolando microcircolo, ritorno venoso e apporto di ossigeno e favorendo di conseguenza il recupero muscolare.
Il recupero come parte essenziale dell’allenamento
Esiste una correlazione diretta tra la quantità di riposo e la qualità della successiva performance. Ogni sessione di allenamento, o partita, genera “danni” per il nostro corpo. Il riposo, compreso Il sonno, consente al nostro corpo di “riparare” questi danni. Ciò significa che, se non riposiamo abbastanza, il nostro corpo non riesce a recuperare pienamente, andando incontro a debolezza e deterioramento dei tessuti, che si traduce anche in una maggiore probabilità di infortunio, rendendo in definitiva impossibile migliorare la performance (Overtraining).
OVERTRAINING
= Calo delle prestazioni causato da eccessivi carichi di allenamento e/o gare, senza recupero adeguato all’intensità e al carico proposto.
C’è un’altra ragione per cui il riposo è fondamentale per l’atleta.
Durante la fase di riposo non viene compensata soltanto l’energia utilizzata nell’allenamento ma vengono messe a disposizione nuove energie superiori al livello iniziale (Overcompensation), raggiungendo un adattamento dopo il quale l’atleta è in grado di sopportare lo stesso carico di lavoro con minor dispendio di energia e quindi migliora la sua funzionalità in relazione alla prestazione.
Le fasi di recupero sono parte integrante dell’allenamento e sono utili, oltre a smaltire la fatica, anche ad elevare il grado delle capacità di prestazione.
OVERCOMPENSATION
= È l’adattamento dell’organismo a seguito di specifici stress indotti con l’allenamento.
L’organismo, dopo aver effettuato degli sforzi, non solo provvede a reintegrare la quantità di energia utilizzata (e quindi ritornare alla capacità iniziale di prestazione), ma, durante la fase di recupero, reagisce con una produzione maggiore di quanto è stato effettivamente speso.
Questo rende possibile un aumento delle capacità di prestazione, dovuto alla maggiore disponibilità di energia rispetto alla situazione precedente. Si assiste a un innalzamento del livello di rendimento.
Meccanismo dell’Overcompensation
Dopo una sessione di allenamento abbiamo la fase di affaticamento che, a seconda del livello di allenamento e del carico di lavoro può avere una durata variabile.
Segue poi la fase di recupero, che culmina con l’overcompensation, ossia la fase in cui il corpo raggiunge un livello di performance maggiore rispetto a quello che aveva prima della sessione di allenamento.
La collaborazione con Rossocorsa Racing, simbolo da sempre legato alle auto del «Cavallino Rampante», inizia a maggio 2017 a Valencia, in occasione della prima tappa del Ferrari Challenge Europe, il campionato mono brand più prestigioso al mondo.
Da quel momento Keope World è presente, per ogni tappa, all’interno dei box tecnici con un’area denominata Human Instant Recovery con alcune strutture Keope, dedicate alla tutela del benessere psicofisico dei piloti e del team.
Durante le giornate delle prove libere e delle competizioni i piloti possono aumentare la propria reattività mentale, incrementare il tono muscolare e la flessibilità delle articolazioni a fronte delle sollecitazioni della gara e nel post competizione attuare un veloce recupero della fatica fisica e dello stress mentale.
Come dimostrano numerosi studi scientifici, attraverso la modulazione meccanica, Keope raggiunge il sistema nervoso centrale, attiva abilità psicofisiche in tempi estremamente veloci e attua un rapido recupero della fatica, grazie allo smaltimento delle tossine e ad un consistente aumento del microcircolo. A livello mentale inoltre Keope inibisce i pensieri circolari, liberando la mente alla concentrazione del suo obiettivo.
Ferrari Challenge: arriva Keope per i piloti della Rossocorsa Racing
Milano, 12 lug. (AdnKronos) – Una Ferrari Rossocorsa per Keope, l’apparecchio per il benessere psicofisico messo a punto dallo psicologo Amedeo Maffei. La società che lo produce ha siglato con la scuderia Rossocorsa Racing un gemellaggio operativo. A ogni gara sarà presente all’interno dei box tecnici un’area denominata Human Instant Recovery con alcune strutture Keope. L’obiettivo del team è quello di aumentare la reattività mentale dei piloti, incrementare il tono muscolare e la flessibilità delle articolazioni a fronte delle sollecitazioni della gara e nel post competizione attuare un veloce recupero della fatica fisica e dello stress mentale.
”Con questa iniziativa -dice all’Adnkronos il numero uno di Keope World, Roberto Jannone- a fianco dei meccanici per le auto per la prima volta abbiamo i meccanici per l’uomo. I piloti, che hanno mercoledì le prove, al giovedì riposo, al venerdì le prove e al sabato e alla domenica qualifica e gara, appena hanno un attimo libero vanno sulla struttura. Ciò consente di arrivare alla gara avendo recuperato dalle fatiche e di conseguenza di ottenere un miglioramento delle capacità di attenzione e precisione”. Il trattamento non sarà però riservato solo a loro. ”verrà esteso a tutto il team -dice- con l’estensione dei vantaggi all’intera squadra”.
Vantaggi che la macchina ha già testato in altri sport, dal calcio all’atletica, dal golf, dove l’utilizza Costantino Rocca, alla Moto Gp, dove a usarla è Andrea Dovizioso. Ma sulla struttura forte è l’interesse della medicina dopo i numerosi test e studi eseguiti da università e organismi scientifici. ”Keope -spiega all’Adnkronos Amedeo Maffei- è una struttura a risonanza propriocettiva e quindi interviene direttamente attraverso i meccanorecettori del corpo portando per la prima volta un segnale cosciente intellettivo al sistema centrale”.
Kurt Diemberger
Kurt Diemberger, leggenda vivente della montagna, è l’unico alpinista vivente ad aver
scalato due prime ascensioni assolute di cime oltre gli ottomila metri.
Incontra Keope nel corso del 2013 per un suo problema di salute. Il Prof. Coscia lo sottopone a una serie di trattamenti su Keope grazie ai quali ricomincia a camminare.
Colpito da questo evento Kurt dedica a Keope il suo ultimo film “Verso Dove”, vincitore del Festival Internazionale del Cinema della Montagna di Trento. Il film si apre con Kurt su Keope e le immagini e i suoni dei primi 5 minuti sono tutte dedicate alla sua esperienza con Keope, che, come lui stesso ha dichiarato dopo la prima del film, lo ha aiutato di nuovo a muoversi.
Andrea Dovizioso
Il pilota di Moto GP Andrea Dovizioso, da luglio 2016 segue un percorso di training
con Amedeo Maffei combinato con le sedute di Keope.
«Come una magia. Maffei e la sua Keope, chaise longue che invia risonanze benefiche al sistema nervoso. Dovizioso è convinto: da metà dello scorso anno mi sento cambiato come pilota e come persona» – La Repubblica, 13 giugno 2017.
«Amedeo è “indefinibile”: mi ha fatto capire scientificamente come è fatto l’essere umano, e che noi abbiamo molto più potere di quello che pensiamo. Se le approcci in un certo modo, le cose arrivano a prescindere dagli altri o dalla fortuna: dipende solo da te. Quando lo comprendi, ti si apre un mondo: piccoli elementi di vita quotidiana che se li metti insieme fanno una grande differenza» – La Repubblica, 9 giugno 2017.
Ducati Moto GP Rider Andrea Dovizioso has a Secret Weapon – His mind. Professor Amedeo Maffei explains how athletes can harness their personal power to become champions. “On the Ducati, there is a new man”. – Cycle World, 23 settembre 2017.
Grâce à Amedeo Maffei, j’ai découvert en moi un pouvoir que je ne savais pas posséder. Andrea Dovizioso a Sport Bikes, feb/mar 2018
“El gran cambio de Dovi es su mentalidad”. La clave está en un hombre: Amedeo Maffei, su “entrenador mental”, – Marca, 17ottobre 2018.
Costantino Rocca
Svariati test eseguiti tramite Trackman su golfisti professionisti hanno infatti documentato un miglior equilibrio nello swing, un miglior angolo d’attacco del bastone e conseguentemente un guadagno sul colpo di circa un ferro (da 2 a 12 metri), motivo per il quale oggi Keope World è partner di PGA Italiana.
Test: Gli effetti di Keope sulle prestazioni dei giocatori di golf
Test eseguito l’08.03.2016 presso il Golf Club Milano.
Scopo: dimostrare gli effetti di Keope nel miglioramento delle prestazioni del professionista del golf
Materiale e metodo: durante il test sono stati valutati 7 atleti professionisti
Strumento di valutazione: Trackman Golf Radar launch monitor
Svolgimento del test:
Rilevazione dati tramite trackman>> PGR 2 >> rilevazione dati tramite trackman >> PGR1
Risultati:
In seguito alla seduta con PGR 2 è stato riscontrato un netto miglioramento della performance, non nel parametro del club speed, bensì nello smash factor e di conseguenza nella distanza e dispersione del colpo. L’atleta generava meno velocità ma colpiva meglio e il volo della palla era più preciso.
I test effettuati a seguito del trattamento con PGR 1 hanno evidenziato ottimi risultati nel rilassamento psicofisico dei soggetti.
Il testo integrale della relazione di PGAI è disponibile al seguente link: http://www.keopeworld.com/wp-content/uploads/2016/03/2016_03_08-Test-PGA-Golf-Keope-ufficiale.pdf
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